La muta di Raffaello / Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi !

Pur non amandolo troppo, l’altro giorno avrei pagato perche’ fossimo nello stesso luogo.
Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale di Urbino.
Dopo oltre un anno di restauro e’ tornata a casa La Muta di Raffaello Sanzio.
Fino ad oggi, giorno in cui fa ritorno nella collocazione originaria, al primo  piano, era presentata a piano terra, nel Salone dei Banchetti.
Inutile dire che gli inviti a non fotografare coi flash erano non continui ma quasi.
Gruppo di persone. Tutti avanzano compatti. Calca. Tra i molti, una signora di oltre 60 anni, si fa avanti, sgomitando, con macchina fotografica in mano.
Pian pianino, combattendo contro gli altrui corpi, riesce ad arrivare ad un metro e mezzo dall’opera. Le è davanti, incurante dei vaffanculo solo pensati  dagli altri visitatori. Allunga le braccia tenendo ben salda la compatta e , svamp, il flash ad illuminare la stanza buia.

Da dietro, forte, arriva un rimprovero. Niente flash ! Per favore !!! La signora pare sorda. Io, che le sono vicino, le faccio presente, con tono pacato, di non usare il flash. Lei,
girandosi, mi guarda. Poi, alzate spalle e mento, all’unisono, con un movimento
delle labbra mi fa capire che non le importa. Si volta e guadagna l’uscita.
Ho pensato, fortissimamente, alla parola Puttana. E di prenderla a pugni, (la buldrini non sara’ d’accordo, ma stica).
Si, ci sarebbe voluto Sgarbi. Lui glielo avrebbe urlato. Puttana

Il Museo è certamente migliorabile sotto vari aspetti. Molti. Purtroppo siamo in Italia e si vede.

– mostra testo citato –

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