Joy, film 2015

Con questo film non riesco ancora a concludere la categoria candidate all’Oscar 2016 come Miglior attrice protagonista. Purtroppo , per chiudere il cerchio, mi manca 45 years con Charlotte Rampling. Vedrò di recuperarlo. Tornando a Joy, Jennifer Lawrence è candidata all’Oscar per la sua interpretazione. Merita l’ambita statuetta? Premesso che non ho visto la Rampling, perde da Brie Larson, ( Room), pareggia con la Blanchette, ( Carol), perde con Saoirse Ronan, ( Brooklyn). Troppo duro? No. Solamente le altre hanno fatto meglio o, a stare stretti, mi hanno dato di più. Larson e Ronan viaggiano su un altro livello. Chi mi è piaciuto? Bradley Cooper, ( Neil Walker), mi piace sempre. Certo, in American Sniper era altra cosa , ma a me risulta sempre simpatico e credibile. Un piacione un po’ cazzone. L’accoppiata Robert De Niro, ( Rudy Mangano), Isabella Rossellini , ( Trudy), è tanto vincente quanto estremamente indigesta. Per la serie, meglio orfani. Elisabeth Röhm, ( la sorellastra, Peggy Mangano), ti fa essere felice di essere figlio unico. Pare un film contro la famiglia classica. Gli unici veramente amabili sono l’ex marito, ( Edgar Ramirez) , la nonna, ( Diane Ladd), e i figli di Joy (Mangano). Basato sulla vera storia di Joy Mangano, inventrice del Miracle Mop,  Joy è un film sul sogno americano che , prima di riuscire, deve scontrarsi con impedimenti esterni e interni alla famiglia. Come per ogni american dream, la fine è scontata. Lo rivedrei? No, grazie.

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