All’improvviso, un imbecille

Riguardo a Parigi non volevo scrivere. La testa nel cappio l’abbiamo già messa da soli, a loro oramai basta solo togliere lo sgabello. In fondo, il prossimo tagliagole potrebbe essere chiunque, dal garzone del fornaio, al commesso del market, al tizio che consegna i pacchi del corriere. Per questo, essendo il fine ultimo dei terroristi il portare il terrore tra noi, a me non importa del loro attacco e continuerò a vivere la mia vita come ho sempre fatto, da occidentale. In ogni caso, guardando lo speciale de La vita in diretta, han fatto un collegamento da una piazza di Roma ed ecco apparire, belli tranquilli, due giovani ammantati dalla bandiera della pace. E hanno pace, perdono, amore, comprensione e confronto. Meravigliosi imbecilli.

Andate, con le vostre bandiere, a parlare con quegli esaltati che non vedono l’ora di eliminarci. Andate pure. Al massimo, se tornate, lo fate coi piedi davanti. Un peso in meno per la nostra società.

[dailymotion x2vprtw nolink]

Ho sentito alla radio, ma non so se risponde al vero, che il 13 novembre diverrà una giornata di commemorazione europea e che ieri è l’undici settembre d’Europa. Quanto dura un cazzo la memoria di questo continente. L’11 marzo 2004 è dimenticato. Il 7 luglio 2005 è dimenticato. Riguardo a Charlie Ebdo, 7 gennaio 2015, credo che ancora sia nella memoria di tutti o quasi. Beslan non credo. Si, era in Russia, ma quanti bambini. Noi vediamo, piangiamo e dimentichiamo in fretta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *