Era dai tempi di Marco Pantani che non mi fermavo, per più giorni consecutivi, a guardare il Giro d’Italia. Ieri e oggi, appena rientrato dalla corsa, mi sono incollato alla tv. Straordinario quello che Nibali è riuscito a costruire grazie alle sue capacità, alla squadra e ai compagni di team, su tutti Michele Scarponi. Credo sia la prima volta che, qui, parlo di ciclismo. Proprio pochi giorni fa, in una discussione su internet, avevo scritto quanto i campioni siano invidiati dalle persone comuni, invidiose del successo. Basta un piede in fallo e troppi sono pronti a lanciare merda addosso. Il pianto di ieri, di Nibali, dopo aver tagliato il traguardo ed essere salito fino al secondo posto della classifica, è emblematico. Una emozione contro la stanchezza, le gambe che non volevano girare, i risultati pessimi e le critiche. Quando non andava , ho ammirato Nibali per le palle che ha dimostrato di avere. Poteva ritirarsi, per gli altri, ma lui è rimasto, alla faccia di certi addetti, ( leggi giornalisti), che lo consigliavano male, dei risultati che tardavano, e ovviamente delle critiche. Oggi poi, sempre assistito da Scarponi e dal team, ha tirato fuori l’ennesimo capolavoro fino alla maglia rosa. Questo è un grande ciclista e, su tutto, è un grande uomo. Mi fa piacere per lui, sono proprio contento perchè si è meritato questo rosa che ha finalmente indossato. E cazzo, i campioni vanno tutelati e coccolati, sempre. Grazie Nibali per avermi fatto riavvicinare al ciclismo. Lo amavo ; l’ho amato tanto grazie a Bugno prima e Pantani poi. Apprezzavo pure Chiappucci, ma i primi due erano proprio miti. Grazie ancora, Vincenzo Nibali, e complimenti. Che impresa !
P.s. Oggi un “tifoso” stava per far cadere Scarponi. Un altro demente ha dato una spinta ad un ragazzo che correva di fianco a Nibali. Bastava un po’ più di forza e starei parlando d’altro, altro che maglia rosa. Io odio questo tipo di tifosi che non ha rispetto dello sforzo dell’atleta. Andate a fare in culo, merde.