Questa è una grande commedia. Fa ridere , all’inizio, ricordando un po’ Franco e Ciccio e poi diventa seria, impegnata. Alla fine , considerando tutto, è un bel cazzotto. Il fatto è che mostra quel che è , reale, non solo in Sicilia, Regione in cui il film è ambientato. Certo, c’è una esasperazione, ma ci sta, è funzionale. Ho letto, tra i molti elogi, qualche critica, su come noi italiani si sia bravi a darci la zappa sui piedi, a mostrare le nostre debolezze. Beh, come scrisse Stendhal in Il rosso e il Nero : Eh, signori, un romanzo è uno specchio che uno porta lungo una strada. Ora riflette l’azzurro dei cieli, ora il fango dei pantani. E voi accuserete d’immoralità l’uomo che porta lo specchio nella sua gerla? Il suo specchio mostra il fango, e voi accusate lo specchio! Accusate piuttosto il pantano, e più ancora l’ispettore stradale che lascia stagnare l’acqua e formarsi il pantano.
In questo caso lo specchio , dei tempi, è il film.
Quel che è mostrato nel film capita anche all’estero? Può darsi. Ma non è una scusante per diminuire il valore dell’opera o non sporcarsi le mani.
E citando stavolta Milani, visto che nel film un prete è fin troppo presente: A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca.
Citazioni ce ne sarebbero tante, da fare. Un’altra che subito mi torna in mente è la seguente: “Non chiederti cosa può fare il tuo Paese per te, ma chiediti cosa puoi fare per il tuo Paese.” Stavolta è Kennedy. Ammetto che , con le citazioni, mi son tenuto basso. Tornando al film, L’ora Legale è una grande opera di denuncia, un promemoria che non vorremmo notare. E’ reale? Si, fin troppo. Ficarra e Picone non regalano grandi sorrisi, ma credo che far ridere non fosse lo scopo principale dell’opera. Checco Zalone, in Quo Vado, aveva un finale positivo. Qui la speranza, rimasta isolata, è rappresentata da due sole persone, avverse ad un intero paese. Osteggiate pure dagli amici e parenti, tutti. Cambiare tutto, per non cambiare niente. Si, questo è un bel film.
Di Salvatore Ficarra e Valentino Picone con Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Vincenzo Amato, Leo Gullotta, Tony Sperandeo, Sergio Friscia, Antonio Catania, Eleonora De Luca, Ersilia Lombardo, Alessia D’anna, Francesco Benigno, Marcello Mordino, Paride Benassai, Gaetano Bruno, Alessandro Roja.
