Leo Barnes, ( Frank Gallo), ritorna nel terzo film della serie. Questa volta non è in cerca di vendetta ma deve difendere, a costo della vita, la sua protetta, la senatrice Charlie Roan, ( Elizabeth Mitchell) che si prefigge di far cessare la notte del giudizio, sfogo dove ogni crimine è concesso e incoraggiato e in cui, 18 anni prima, ha perso la famiglia. La Roan , per attuare il suo piano, dovrà correre, e vincere, per le presidenziali americane. I suoi avversari, i detentori del potere, I nuovi padri fondatori, intravedono nello sfogo la possibilità per levare di mezzo la senatrice che, nelle intenzioni di voto, è seconda per un punto. Per questo tolgono l’immunità ai politici e corrompono alcuni membri della sicurezza della fiera avversaria, in modo tale che durante lo sfogo perda la vita. E qui entra in ballo, con tutta la sua preparazione ed esperienza Leo Barnes che, della Roan, è il capo scorta. il film mi è piaciuto. Dei tre della serie probabilmente è il migliore. Ci sono chiari ammiccamenti a 1997: fuga da New York, ma se si fa una cosa bene, sono solo ammiccamenti. Non siamo a quei livelli, non entrerà certamente nell’immaginario, ma questo Election Year è comunque un buon film. Da vedere? Si.
