Il labirinto del silenzio – Film 2015

Bello. Un film che mi ha tenuto incollato allo schermo fino alla fine. Veramente notevole. E’ la storia di un avvocato che cerca in tutti i modi di fare luce e di processare, nella Germania di fine anni ’50,  i suoi connazionali macchiatisi di crimini contro l’umanità ad Auschwitz. In questa ricerca si vedono tutte le difficoltà incontrate dagli inquirenti, perchè non se ne voleva più parlare, non si voleva ricordare e i giovani neppure sapevano cosa fosse accaduto in quel luogo sconosciuto. Molti autori di crimini, fin troppo semplicemente, si erano riciclati a nuova vita. La storia è vera, per quanto riguarda le figure di Fritz Bauer, procuratore generale, e Thomas Gnielka, giornalista. Del giovane avvocato, non sono riuscito a risalire alla vera identità. In ogni caso, questo immane lavoro portò der Auschwitz-Prozess. Processo in cui diverse figure delle SS di medio e basso livello vennero condannate. Dal 20 dicembre 1963 al 19 Agosto1965,  22 individui vennero processati dalla legge tedesca per il loro ruolo nell’Olocausto, solo 5 vennero assolti. Complessivamente, delle 789 persone individuate, sulle approssimative 6.500 SS sopravvisute che avevano prestato servizio ad Auschwitz, 750 ricevettero sentenza. Fondamentalmente, dopo i primi anni, si era perso interesse e spinta. Alcuni volevano che fosse così. In ogni caso , i condannati erano persone che avevano ripreso la vita come nulla fosse accaduto. Smessa la divisa erano tornate a condurre un’esistenza comune.

Il mostro affianco a noi, in mezzo a noi. Mi stupisce sempre, quando ci penso. In questo caso sarebbe corretto dire il mostro dentro gran parte di noi. La banalità del male. Non scrivo oltre. Il film è veramente bello e merita di essere visto. Consigliato.

P.s. Il regista è l’italo-tedesco Giulio Ricciarelli

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