Forever Young , film 2016

Sono passati dieci anni da Notte prima degli esami. Andai ad una anteprima, invitato dal mio amico Alessandro. Poteva portare con sè un amico, e pensò a me. Era una visione a scatola chiusa. Noi vedevamo e gli incaricati avrebbero annotato le nostre reazioni. Non sapevamo cosa avremmo visto. Ricordo che il film mi piacque molto. Veramente piacevole. Allora Vaporidis lo trovavo gradevole. Allora. In ogni caso, grazie a Dio, Vaporidis è un pezzo che non lo vedo in un film. Certo, se Brizzi avesse scelto un altro e non lo avesse richiamato ancora. Comunque lo perdono, anche se a lui, certamente, non importa. Alla fine mi ha regalato ore di allegria e spensieratezza coi suoi film. Con alcuni suoi film. Tanto per cambiare, pure questo Forever Young è un film corale. La figura principale è quella di Fabrizio Bentivoglio. Lui è il tratto d’unione. Già l’ho scritto, ma questo è un grande attore. Puoi metterlo in un film mediocre, non è questo il caso, e lo eleva. Certo, migliora pure questo che non è certamente un capolavoro ma si lascia guardare. Interessante Teocoli, sebbene l’accoppiata con Stefano Fresi non sempre mi sia parsa efficace. Anche loro li apprezzo, ma avrei gradito fossero un poco più sviluppati, come personaggi. Lillo, senza Greg, mi ha lasciato perplesso. Avevo sentito critiche meravigliose. Le ho trovate esagerate. Sabrina Ferilli e Luisa Ranieri, belle. Un film stereotipato. I giovani non sanno nulla di ciò che è accaduto prima della loro nascita. I maturi non accettano di invecchiare e si sforzano di fare i ragazzini. Il problema è che questi Peter Pan sono un po’ troppo maturi. In tv fanno pubblicità sui pannoloni, il marchio non lo ricordo, con gente più giovane. Idem per le colle per dentiere. Ma , in fondo, è una commedia e non dobbiamo stare troppo lì a fissarci sui particolari. Esistono, nella realtà, mostri benestati che non accettano l’incedere del tempo, come, pure,  giovani ochette il cui unico pregio, oltre alla bellezza è darla, come non ci fosse un domani, al professionista / imprenditore che le mantiene. Oh, non c’è nulla di male. Ognuno con il proprio corpo fa ciò che vuole. C’è chi usa il cervello e chi il culo. Inteso come organo. Questo è un film che non scade nel becero e non usa esagerate volgarità, giusto qualche parolaccia. La colonna sonora, assai godibile. Sullo sfondo Roma, sempre bella. Ma quella c’era prima di Brizzi e di me e si spera ci sarà pure dopo di noi. Girare a Roma ti da una marcia in più, da decenni. Simpatici i camei di Nino Frassica, ( lo adoro), e Riccardo Rossi.  C’è anche una romantica e fin troppo sognatrice Lorenza Indovina.

Da vedere? Per passare due ore leggere.

Perfetti sconosciuti è un’altra roba ;  ha introitato dieci volte tanto e , seppur uscito 4 settimane prima, anche ieri ha incassato di più. I soldi non saranno tutto ma una indicazione la danno.

 

 

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