Carlo Pedersoli Jr. debutto in UFC

Avevo detto che l’UFC mi ha stancato ed è vero ma, quando combatte un Italiano, qualche riga posso pure buttarla giù. Ovviamente, anche se mi ha stufato per i motivi elencati la scorsa settimana, ho visto gli incontri di domenica scorsa. Combatteva, debutto in UFC con avviso risicatissimo, Carlo Pedersoli Jr., soprannominato Semento. Se il nome vi ricorda qualcuno, avete fatto centro. E’ il nipote del Mitico Bud Spencer. Difatti Pedersoli è entrato accompagnato dalle note di Lo chiamavano Trinità e, appena messo piede nell’arena, ha mandato un bacio al cielo. E ora l’incontro, copiando e incollando quanto ho scritto su Grappling Italia: Pedersoli ha vinto due round su tre. Molto bene. Avrei un appunto da fare su quella testa che si abbassa per caricare i colpi ma, quando il livello si alzerà ancora, son certo che ci metteranno mano. Bene anche il fiato. Ha tenuto fin quasi alla fine. Grandissimo Borgomeo. Sentirlo in sottofondo, urlare, incitare, chiamare i colpi al fegato, con una voce che , ad un certo punto, mi ha ricordato il miglior bisteccone Galeazzi, è stato fantastico. Scherzo un po’, ma lo considero un bravo allenatore e non è la prima volta che lo dico/scrivo pure altrove. Quando, a poco più di 30 secondi dalla fine, se ne è uscito con , col cazzo che lo perdiamo questo incontro, mi volevo alzare ad applaudire. Mitico. Incontro visto e rivisto. Sugli altri, qualcosa di buono/bello si è visto. Nel main event ennesimo peso mancato. Oramai sta diventando una buffonata che va a discapito di tutti gli atleti seri che si fanno il culo per stare nei limiti. Chi zompa la pesata vince sempre. Chissà come mai?

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