Il film, thriller storico basato su fatti realmente accaduti, tratta dell’operazione Antropoide, nome con cui venne indicata l’azione con cui Reynard Heindrick, gerarca nazista, venne ucciso da alcuni militari cecoslovacchi appartenenti a reparti speciali addestrati dagli inglesi. Reynard Heindrick , uomo dai mille soprannomi, nazista perfetto, uomo dal cuore di ferro, boia di Praga, oltre ad essere il Governatore del Protettorato di Boemia e Moravia era anche uno dei maggiori fautori della c.d. Soluzione finale. Per questo Heindrick, uno dei più crudeli nazisti in circolazione, meritava di morire. La sicurezza con cui si mostrava per le vie di Praga, in auto scoperta, senza scorta, gli costò la vita. Non vorrei entrare nel contesto storico, parlando di cinema. Sono stato a Praga, nel ghetto, nel cimitero, nel museo. Ho visto i disegni dei bambini di Terezin. Ho pianto tutte le lacrime che avevo. Questa premessa è fondamentale. Il mio problema, e nel film questa frattura è evidenziata da un personaggio che teme le conseguenze dell’assassinio, sta proprio in ciò che ne è seguito. Alla rappresaglia. Il villaggio di Lidice, venne immediatamente raso al suolo e le macerie disperse, come non fosse mai esistito. I suoi abitanti uccisi o deportati a seconda dell’età. Se maschi sopra i 15 anni , 192 individui, uccisi sul posto, altrimenti inviati ai campi. Parliamo, in tutto, di 500 persone. Se ne salvarono circa 150, quasi tutte donne. Solo 17 bambini furono ritenuti degni di germanizzazione. Gli altri 82 furono mandati al campo di Chelmno. In tutto, circa 5.000 persone furono uccise immediatamente, in risposta all’attentato, mentre circa 13.000 vennero arrestate. Io, durante la visione del film, ero dalla parte dei titubanti. Di chi temeva la risposta feroce e completamente sproporzionata che, infatti, ci fu. Gli attentatori morirono tutti a causa del tradimento di uno tra loro. Vennero scovati all’interno della Basilica di San Cirillo e Metodio e , dopo ore di battaglia, oramai sconfitti, si uccisero per non cadere nelle mani dei tedeschi. Sono eroi, indubbiamente. Hanno dato la vita. Sulle rappresaglie il discorso è lungo. Non vi è alcun diritto di rappresaglia, ci mancherebbe. Il problema , fondamentalmente, è che sai che ci sarà. Tanto più grande è ciò che ti prefiggi di fare, tanto maggiore sarà la rappresaglia che ne seguirà. il popolo è vittima sempre, perchè si trova tra due fuochi. Qui almeno non si è ai livelli di via Rasella. Quello che da molti è considerato un gesto eroico per me è solo frutto di sconsideratezza e follia. Tornando al film, tutti i personaggi sono realmente esistiti. Bravi gli attori, Cillian Murphy e Jamie Dornan protagonisti, bello il film, ben fatto. La storia, ribadisco vera, fa venire il mal di stomaco.