Avendo letto alcuni commenti prima di vedere l’opera, ero preparato ad una certa commozione che però, fino ad oltre metà del film, non mi aveva sfiorato. Bello, piuttosto lento, grandi attori con poche battute, ( Fassbender uno dei miei preferiti tra i contemporanei), bellissimi paesaggi, ma niente. Non mi scattava nulla. Anzi, ad un certo punto la noia mi stava facendo detestare il film. Poi, un po’ prima della fine, come una mattonata, sbam, mi sono messo a piangere. Mi era capitata la stessa cosa con Le particelle elementari. Ricordo che , quando si accesero le luci in sala, nessuno si mosse. Tutti guardavamo dritti, verso lo schermo, restando immobili. Nessuno voleva mostrare la propria commozione agli altri spettatori. Non ho mai capito perchè quel film faccia piangere gli uomini e lasci piuttosto fredde le donne. La chiusura sulle sdraio, con lui che da la mano a lei, che non c’è … solo a ricordarla mi prende male pure ora che ne scrivo. Comunque questo The Light Between Oceans è un bel film. Non si tratta di un capolavoro e probabilmente non sarebbe divenuto manco memorabile, non fosse stato per l’innamoramento, vero, dei due protagonisti, Michael Fassbender e Alicia Vikander. Nelle scene in cui recitano assieme stai lì a domandarti quanto sia vero quell’abbraccio, quel bacio, come pure quelli seguenti. La domanda viene e va, continuamente. Poi, crescendo il film, la si dimentica. Brava e bella, ( son di parte ma lo è veramente), Rachel Weisz. Intrigante l’attrice che interpreta sua sorella, Emily Barclay, ( trucco e parrucco aiutano). Tornando al film, la seconda parte premia la pazienza della prima. Da vedere? Si. Armatevi di pazienza e fazzoletti.
