Ouija: L’origine del Male , film 2016

E’ un prequel, per cui dovrei dire ma che figata, che ci spiegano il perchè, il per come, il ma chi, ma come, ma che cazzo. Citazione elegante. Inizio subito col dire che è tutto un già visto, non limitandomi ovviamente al sequel, ma al cinema horror. La casa posseduta, i fantasmi di cui è ricolma, ma fino a che non li stuzzichi nun te se inculano proprio, il demone che pure lui, fortissimo, come forza non certo come immagine loffia, dopo domina e spacca tutto e uccide e possiede ma, fino a un attimo prima, non ammazza una mosca. La ragazzina posseduta. Ennesima nanerottola dal volto amabile che si trasforma, parzialmente, in un demone. Ma su tutte, una scena: l’inutile camminata sul muro per raggiungere la vittima designata in cima alle scale. Sei sulle scale pure tu, brutto mostro di merda e invece di fare mezza rampa, zompi su e cammini come un ragno sul muro. Mavaffanculo a te e al regista. Fatte le debite premesse, se non siete particolarmente appassionati del genere oppure siete di bocca buona, il film vi piacerà. C’è un momento, anticipato da alcuni rumori, che può far saltare dalla sedia. Ma pure lì, e daje. E’ morto , non è morto, è morto, non è morto. Ma fai pace col cervello, caro sceneggiatore. Altro appunto. Una delle prima volte in cui i protagonisti decidono di non dividersi ma di andare uniti verso il male. Cazzo. Dopo un minuto uno decide di andare solo. Ma su. Non dividiamoci, va da solo, esito scontato. Non lo so. Per me è una mezza cagata, ma assai ben confezionata. Da vedere? Se non amate il genere, si.

P.S. Ma ‘ste coperte e lenzuoli tirati , oramai fa strano se non ci sono. Infatti qui sono presenti.

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