L’uomo che corre, David Grossman

E’ proibito sperare

 

Un uomo che si lascia vivere vede solo una strada aperta davanti a sè, ma la verità è che tutte le strade sono possibili. Chi si guarda all’indietro vede tutte le strade, quella ramificazione eccitante, ingannatrice, e solo una strada che gli è rimasta da percorrere.

 

Malka sta ora con le gambe divaricate, con le mani sui fianchi, osservandosi con attenzione. Io cerco di ricordarmi quando abbiamo parlato seriamente per l’ultima volta. Sono così numerose le cose di cui non si può parlare per paura di litigare, gli argomenti eliminati dolorosamente, tanto che un po’ alla volta i soggetti di conversazione si sono limitati alla banalità. Ma quando è successo tutto questo.

 

Siamo così estranei che in certi momenti mi capita di innamorarmi di lei. Succede in generale quando la osservo mentre dorme. Allora il suo viso è dolce e disteso. Il suo naturale sarcasmo la abbandona. La sua mano si apre, perplessa, in un movimento di dolcezza  infantile e di vulnerabilità. E le radici dei suoi capelli , e la sua fronte, sono ancra innocenti e fanno tenerezza. Allora penso, con un po’ di rimorso, ecco, come è facile amarla. Se è mai stata creata una donna adatta all’amore, un amore semplice, spensierato, che può fare felici, questa è Malika. Ed è tua. Perchè quella disperazione e quelle pretese con cui la paralizzi, perchè quella agitazione continua con cui ti rodi da decine di anni.  La amano tutti, perchè non dovresti riuscirci anche tu.

 

E’ quella la sera in cui mio padre aveva detto che sono persone come lei che senza volerlo rendono la vita che sta dietro la vita ricca e attraente, e per se stessi perdono l’essenziale.

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