Anderson Silva

Dato che a 44 anni continuava a combattere, e non era intenzionato a smettere, ci si è messa l’usura del tempo a fermare Anderson Silva. Dopo la sconfitta con Adesanya, ieri stava nuovamente perdendo da Cannonier. Il primo round è è stato un monologo con l’americano che non ha smesso di colpirlo con continuità alla gamba anteriore con low kick interni ed esterni. Uno, due, tre, quattro, ho smesso di contarli. Sull’ultimo, crack, il ginocchio ha ceduto. Che peccato vedere un campione, uno dei più grandi della storia delle MMA, crollare un pezzo dopo l’altro. Dalla seconda sconfitta, (la prima è stata per presunzione), con Weidman, ( tibia e perone andati), è stato un continuo scendere. Perso il titolo, grave infortunio, rientro con positività, sconfitte da Cormier, Adesanya e Cannonier. Sono anni che deve ritirarsi. Da ammiratore mi infastidisce vedere come un mito come lui non abbia capito quel era il momento giusto per ritirarsi. I soldi non sono tutto e, con 10 difese del titolo e una striscia di 16 vittorie consecutive, oltre a sponsorizzazioni di aziende top, ( Nike e Burger King), sicuramente il suo conto in banca non deve essere così misero. Smettere è dura, lo capisco, però a una certa tocca farlo oppure è il tempo a farlo per noi.

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