UFC 214, Jon Jones vs Daniel Cormier, Tyron Woodley vs Demian Maya , Cristiane ( Cris Cyborg) Justino vs Tonya Evinger

Pensare che una card del genere, con tre titoli in palio, il ritorno di Jones e l’incontro della Cyborg post scazzi, in un altro momento avrebbe avuto un seguito che levati. Invece tra non molto ci sarà l’incontro pugilistico di cui tutti parlano e si interessano, ovviamente mi riferisco a Mc Gregor contro Mayweather, di conseguenza l’evento di ieri è passato un pelino in sordina. Io però, che sono appassionato vero, come facevo a perderlo?

Parlo solo dei tre incontri per il titolo.

Cris Cyborg, chi l’avrebbe mai detto, ( scherzo eh), ha vinto piuttosto facilmente. Onore a Tonya Evinger che , a differenza di altre, è entrata nella gabbia e c’ha provato, dando quel che aveva. Non era sufficiente ma con la Giustino non so chi sarebbe in grado di reggere e vincere. Nel terzo round la brasiliana ha alzato ancora di più un ritmo già alto e vabbè. Ha una fluidità, una rapidità, e anche una forza veramente notevoli. Devo essere sincero? Sono felice per lei. Avrà commesso degli errori ma ne ha dovuta mangiare di merda …

Anche Damian Maya c’ha provato ma sin dall’inizio s’è capito che non era cosa. Woodley è stato superiore e non c’è stata storia. Ammetto che , essendo durato tutti e 5 i round, certi momenti la concentrazione ha vacillato. Cmq qualcuno che lo sa mi dica che dieta segue Tyron. Che fisico. Seguirà la dissociata? Lol lol lol

Ed eccoci al main event. Il titolo dei massimi leggeri. Jones che (ri)tornava dopo tutti i casini degli ultimi due anni. Di fronte Daniel Cormier che, al contrario, arrivava dalla vittoria, con seguente ritiro , su Anthony Johnson. La volta scorsa a piangere era stato Anthony. Stavolta è toccato a Daniel. L’incontro lo aveva preparato bene, oserei dire molto. La differenza di altezza , come di allungo, tra i due, è notevole. Cormier non arriva ad 1.80. Jones è 1.93. Di allungo ballano circa 30 centimetri. Eppure , soprattutto nel secondo, è stato in grado di mettere in difficoltà Jones. Poi però è arrivato il terzo minuto del terzo round. Calcio alla testa, tibia contro mandibola/orecchio. Da lì allo stop, il tempo di alcune gomitate alla testa. La cosa più bella, il discorso/ringraziamento di Jones all’avversario in lacrime. Se ne sono sempre dette di ogni. Stavolta non mi è parso solo l’onore delle armi ma il riconoscere come l’avversario sia un uomo, inteso anche come marito e padre,  migliore del vincitore. E pure un grande atleta. A me Jones non stava simpatico prima, figurarsi dopo l’incidente e la positività. Però dagli errori, anche se alcuni sarebbe meglio non mettersi nelle condizione di farli, si può sempre imparare e ripartire, cercando di non ricadere.

Cerrone non l’ho visto 🙁

Recupererò , ( ma so che ha perso…)

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