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Senza lavoro si dà fuoco, grave disoccupata a Torino

(ANSA) – TORINO, 27 GIU – Una disoccupata di 46 anni si è data fuoco, procurandosi ustioni sul 70% del corpo. Il gesto a Torino, per cause che sono in corso di accertamento da parte della polizia intervenuta sul posto, davanti alla sede dell’Inps di corso Giulio Cesare. Trasportata all’ospedale San Giovanni Bosco, è stata intubata per essere trasferita al centro grandi ustionati del Cto. Secondo le prime informazioni, la donna era disperata perché da anni non trovava un lavoro.(ANSA).

da Repubblica

Dramma questa mattina nel quartiere popolare di Barriera Milano a Torino: una donna di 46 anni si è data fuoco davanti agli sportelli dell’ufficio Inps di corso Giulio Cesare 290. Chi l’ha soccorsa è riuscito a spegnere le fiamme prima che potessero ucciderla ma è ugualmente in gravi condizioni, con ustioni sul 70 per cento del corpo, in particolare a torace, braccia e volto. “Mi hanno licenziata, sono esasperata, non ce la faccio più” ha urlato prima di cospargersi il corpo di alcol e appiccare le fiamme con un accendino.

Torino, donna si dà fuoco all'Inps: è grave. "Licenziata a gennaio, non ho ancora il sussidio di disoccupazione"

Il punto in cui la donna si è data fuoco

La polizia sta cercando di verificare con maggior precisione che cosa l’abbia spinta a compiere il gesto. Secondo il racconto dei testimoni la donna prima di darsi fuoco ha raccontato di essere stata licenziata a gennaio ma di aspettare ancora adesso l’indennità di disoccupazione che non arrivava. E’ stata portata all’ospedale Giovanni Bosco e intubata per essere poi trasferita, vista la gravità delle sue condizioni, al centro grandi ustionati del Cto.

 

Nella cronaca locale marchigiana è uscita questa notizia, ( ovviamente non ripresa in nazionale)

Sisma, ufficio per la ricostruzione: incarico alla mamma di Lodolini , Grillini sul piede di guerra

Un braccio destro in più per Cesare Spuri nell’ufficio ricostruzione del post sisma. Ma a far tuonare il M5S contro Palazzo Raffaello è il nome scelto per questo incarico: Paola Bonacorsi, la madre del deputato Pd Emanuele Lodolini. La nomina è avvenuta martedì scorso con delibera di giunta regionale, a Bonacorsi verrà fatto un contratto di lavoro dal primo luglio e fino al termine della legislatura per un compenso di 28mila euro all’anno, in qualità di addetta alla segreteria del presidente della giunta Regione Luca Ceriscioli, in particolare con il compito di “vice commissario per gli interventi della ricostruzione”. Bonacorsi passa così dal Consiglio regionale, come addetta al gruppo consiliare Pd, incarico scaduto lo scorso 31 marzo, alle dipendenze dirette del governatore. A criticare la scelta è il capogruppo M5S in Consiglio regionale Gianni Maggi.

“Nella legge regionale 130 approvata lo scorso aprile, che la politica chiama “omnibus” perché contiene modifiche di varie leggi, diverse tra loro ma spesso accomunate dagli stessi intenti “marchettari” – spiega l’esponente grillino – spicca la modifica dell’articolo 22 della legge 20 del 2001. Con questa modifica si inserisce una persona in più, sia nella segreteria del presidente della giunta per gli interventi relativi al terremoto che in quelle degli assessori. Noi avevamo presentato un emendamento per sopprimere l’articolo, ma la maggioranza lo ha bocciato perché aumentare le competenze in una fase così delicata come quella del dopo sisma è un atto dovuto nei confronti delle popolazioni colpite. Ora tre giorni fa la giunta ha individuato le competenza per le funzioni connesse all’incarico di vice Commissario per gli interventi della ricostruzione post terremoto, ossia Ceriscioli, nella persona di Paola Bonacorsi. Voglio porgere un augurio di un proficuo lavoro alla signora e le mie più vive felicitazioni all’onorevole Emanuele Lodolini per l’incarico conferito da Ceriscioli alla sua mamma”, conclude Maggi.

Se, per i prossimi di uno che non conta quasi un cazzo nel pd nazionale, creano posti ad hoc , figuarsi per uno che conta. Tralasciando poi la ricostruzione …

Io gli farei contare  i vaffanculo.

renzi, re merda, ci sono cose più importanti delle ius soli che pure oggi hai difeso. Ma che ti/vi frega, a voi che vivete in un mondo che non esiste.

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