The danish girl – film 2015

Arrivare al termine di questo film è stata veramente una impresa. Per fortuna sono testardo, dato che la scena finale vale il patimento delle quasi 2 ore di pellicola precedenti. Si, è una furbata per strappare una lacrima, ma ci riesce. Il film, biografico, parla delle vite di Gerda Wegener e di suo marito Einar Wegener nella lenta trasformazione di quest’ultimo in Lili Elbe, uno dei primi transgender e il primo ad essersi sottoposto ad intervento chirurgico di riassegnazione sessuale. Eddie Redmayne veste i panni di Einar/Lili. Una recitazione quasi sospirata, spinta sempre più verso toni femminili, esageratamente affettata. La (ri)scoperta della sessualità mi ha lasciato un pelino interdetto. Se devo essere cattivo, mi è parso, a livello di sceneggiatura, un polpettone riguardo agli aspetti dell’orientamento e dell’identità sessuale. Un paio di calze e di scarpe femminili fanno uscire dall’antro in cui li aveva tenuti nascosti,( ma aveva fatto ciò?), tutti i desideri, i sogni, le voglie giovanili? I dialoghi, gran parte, sono insignificanti. Lei , Alicia Vikander, al contrario l’ho trovata veramente brava. Entrambi sono candidati all’Oscar 2016. Lui come migliore attore protagonista. La Vikander come migliore attrice non protagonista. Forse lei ce la farà. Lui, vincitore del medesimo Oscar 2015, non credo proprio e non perchè Di Caprio abbia fatto meglio, ma perchè se proprio non deve vincere il buon Leo cui tutti hanno già assegnato la statuetta, c’è Fassbender con le mani giustamente protese. Candidature all’Oscar pure per migliori costumi e migliore scenografia. Mi è piaciuto? No. Mi ha innervosito. Mi è persa una enorme occasione mancata e non certo a causa degli attori, la cui bravura è nota, ma per come è stata messa giù la sceneggiatura. Calze e scarpe coi tacchi, indossate per fare un favore alla moglie, e magia, il protagonista si scopre incarnato nel corpo sbagliato. Inoltre, le uniche scene di sesso sono eterosessuali. I coniugi, innamorati, che via via si cercano sempre di meno. Un film su una persona transgender e la cosa più carnale vista è un paio di baci a stampo. Niente carnalità, rarissima violenza, niente sofferenza se non quella fisica post operatoria. Bah. Completano il cast Matthias Schoenaerts, ( Un sapore di ruggine e ossa), Ben Whishaw, Amber Heard, Sebastian Koch, Pip Torrens. Lo rivedrei? No, grazie. Ho già dato.

 

 

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