I Soprano , finale . Perchè Tony muore

Dopo aver terminato la visione di Lilyhammer mi è presa voglia di rivedere I Soprano, così, grazie al box sets Sky, ho ripreso dalla prima puntata della prima stagione. In tutto sono sei stagioni e 86 episodi da un’ora, circa, l’uno. Non scrivo che mi sono armato di pazienza perchè vedere I Soprano è un godimento. Dal mio punto di vista è la migliore serie televisiva ever. Non c’è professore chimico che tenga. Tra l’altro, quella serie tanto osannata, Breaking Bad, mi fa cagare abbastanza. Idem per The big bang theory. C’ho provato e riprovato ma proprio non gliela faccio. Per farvi capire, le ultime serie che mi fanno desiderare che arrivi il giorno di messa in onda sono Gomorra, per quanto riguarda l’italia, e Game of Thrones per l’estero. I Soprano è una serie unica. Ha dialoghi bellissimi, una gran regia, costumi e scenografia notevoli e  personaggi stronzi, violenti, ma per cui si parteggia sempre o quasi. Silvio Dante, zio Paulie, Bobbie “baccalà” Baccalieri, Artie Bucco, zio Junior , Tony Soprano, sono tutti personaggi che ti entrano in testa e ci restano a distanza di mesi e anni. James Gandolfini era un attore straordinario. Uno sguardo, un ghigno, una risata, bastavano per trasmettere un’emozione. Grandissimo attore. Non voglio continuare a scrivere quanto I Soprano siano stati e siano, tuttora, una serie unica e irripetibile. Voglio parlare del finale. Avendoli amati tanti, quando andò in onda l’ultima puntata, non volli capire/vedere/accettare. Per me Tony Soprano non moriva con quel nero finale. A distanza di anni, rivedendo la serie di filato, in poche settimane, a botte di 3 o 4 puntate al giorno, devo ammettere che Tony Soprano muore. Ci sono troppi indizi che lo fanno capire. Le inquadrature, il suono della campanella che richiama l’attenzione del protagonista ogni volta che la porta viene aperta, persino i titoli di coda in cui il ragazzo del giubbotto, figura minimale dell’episodio, viene accreditato. Arrivo a dire di più. Non molte puntate prima Tony e suo figlio Anthony parlano, quest’ultimo ricorda al padre quale sia la sua scena cinematografica preferita, ossia l’uccisione di Sollozzo da parte di Micheal Corleone nel Padrino. Quella scena viene per buona parte riproposta nella chiusura de I Soprano. Manca solo la morte di Tony ma, come detto, non solo è intuibile ma addirittura scontata. Suona la campanella della porta del ristorante. Tony guarda e noi vediamo ciò che lui vede, ovvero la moglie che entra. Suona ancora la campanella della porta, Tony guarda e vede il figlio. Il tizio che lo ucciderà da lì a breve entra pure lui. Tony lo esserva senza notarlo. Il tizio si siede al bancone, osserva la vittima poi si alza e si dirige al bagno, proprio come nel Padrino. Intanto Meadow, l’altra figlia di Tony, è intenta a parcheggiare. Impiega tre tentativi, sebbene lo spazio sia piuttosto ampio, per posteggiare la Lexus. Due tentativi, stesso numero di tentativi di omicidio cui Tony è scampato, più un terzo, stavolta perfetto. Meadow scende, attraversa di corsa la strada e si appresta ad aprire la porta. Suona il campanello. Noi vediamo ciò che vede Tony. Nero, per diversi secondi, e silenzio. Poi partono i titoli di coda. Si, Tony è morto.

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