Michael Bisping

Lui è proprio l’esempio di come, in poche settimane, si possa cadere dalle stelle alle stalle. In tre settimane è passato dall’essere il detentore del titolo UFC pesi medi, a perdere due incontri consecutivi. Del primo, valevole per il titolo, ho scritto a inizio novembre. Nel secondo, contro Gastelum, è stato sconfitto in poco più di due minuti. Un ottimo uno-due, con un gancio sinistro a chiudere dello sfidante, lo ha mandato a terra. Da lì alla fine, un attimo. Bisping ha accettato di sostituire Anderson Silva, squalificato per doping, nell’incontro con Gastelum. Mah. Silva era il mio mito. Dopo l’infortunio subito contro Weidmam , con cui aveva già perso il titolo, è stato trovato positivo all’antidoping almeno due volte. Aveva ragione Marino, un fighter amico, che , con Silva ancora Campione, diceva che doveva ritirarsi; continuando a lottare rischiava di chiudere male. Beh, non aveva torto. La prima sconfitta, in verità, è venuta da coglione, ma da lì è stata una continua discesa. Pensare che quest’ultimo incontro contro Gastelum doveva esserci a giugno, ma lì fu trovato Gastelum positivo alla cannabis, ( che non è la stessa cosa, ovvio). Evidentemente i pezzi dovevano andare a incastrarsi così. Bisping doveva trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato. In ogni caso, onore a lui che , dopo una sconfitta, a stretto giro di posta accetta  di incontrare uno tosto. Però doveva/poteva fare i conti meglio.

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