Il più grande

Alì è morto e in moltissimi hanno parlato, giustamente , di lui. Anche per me era, tra gli sportivi del secolo scorso, il più grande. Ma quello che ha fatto sul ring , ed è tantissimo, è la parte minore della sua grandezza. Lui è stato il più grande perchè, nel momento di massimo splendore, da Campione del Mondo, ha tenuto la schiena dritta,  continuando a credere fermamente nelle sue idee anche se questo significava squalifica, perdita del titolo e impossibilità di combattere ancora per chissà quanto tempo. Ha rischiato tutto per un ideale, il suo ideale, e ha tenuto botta finchè non gli è stata restituita la possibilità di combattere ancora. E’ stato fermo alcuni anni, gli anni migliori, e quando è tornato era un pugile diverso. Sempre un Campione, ma cambiato. Lui è stato un simbolo della lotta dell’America nera che voleva finalmente emanciparsi. Lui , in questa lotta, ha messo tutto quello che aveva. Per questo è stato Il più grande. Sul ring, chiaramente, era un fenomeno ma, pur amandolo, ritengo che la sua grandezza derivi da ciò che ha fatto fuori. C’è chi, anche a fine carriera, per non rinunciare a mezzo euro rinnega i propri ideali. Alì ha rischiato di perdere tutto, ed ha vinto dentro e fuori dal ring.

Tra le mille immagini, mi è tornato in mente questo video. Atlanta 1996:

Quelli che allora erano i (miei) miti del basket USA lo guardavano con una tale venerazione …

 

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