Derrick Lewis vs Mark Hunt , UFC Fight Night 110, Auckland.

Il Super Samoano, Mark Hunt, con una intelligente strategia attendista ha avuto la meglio su Derrick Lewis. Vedere affrontarsi questi due colossi, ( Lewis 1.91 per 120 kg, Hunt 1.78 per il medesimo peso), capaci entrambi del pugno da KO mi incuriosiva. Hunt, con alle spalle una carriera ultradecennale nelle MMA, mi è sempre piaciuto e l’ho sempre rispettato. Inoltre giocava in casa, essendo nativo di South Auckland.  Lewis, più giovane di 11 anni, ( 43/32), veniva da 6 vittorie consecutive di cui 5 prima del limite. Grande rispetto anche per lui, capace di tirare calci alla testa con continuità. Il problema, con una tale mobilità e un tale peso, era la tenuta fisica, che difatti già nel secondo round è venuta a scemare. Nel terzo, anche a causa dei colpi di Hunt, Lewis iniziava a farsi legnoso, se non per alcuni slanci improvvisi che terminavano subito con le mani sui fianchi. Il fiato era finito. Nel quarto round la musica non è cambiata e l’incontro è giunto ad una prevedibile conclusione, ( ma mai dire mai), grazie all’arbitro che, dal mio pdv, ha risparmiato a Lewis colpi inutili. Non crollava ma non c’era più. C’è da dire però che Hunt non mette mai un colpo in più di quanto sia necessario. E’ un grande anche per questo. Non per niente è il Re del Walk-Off. Mi è piaciuto l’incontro? Si, ma fino ad una certa. Poi non era più interessante. Lewis era bello che arrivato. Gli altri incontri della Main Card, ad eccezione di uno, sono stati veloci se non velocissimi. Hooker contro Pearson mi è piaciuto. Soprattutto per come si è concluso. Le MMA sono anche pugilato, ma non solo. Se continui a schivare andando giù con la testa, se l’altro ti prende il tempo, non si capisce se sei tu a dare una mentata sul suo ginocchio, o lui che ti da una ginocchiata sul mento. Cmq si, ho goduto perchè Pearson voleva fare Tyson, ma non era su un ring ma in una gabbia. Ion Cutelaba mi ha fatto una buona impressione, ma una rondine non fa primavera.

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