Citanò

Se non scrivo mi prende pure peggio. E’  da ieri che, sentita la notizia di Civitanova, (mi riferisco ai tre familiari suicidi per dignità, perchè è più semplice farsi da parte che chiedere), non smetto di pensarci. All’inizio mi aveva toccato per la tempistica e la città. Proprio domenica ero stato a Civitanova, a pranzo in un ristorante del centro. Un locale pieno di gente, con i camerieri che dovevano correre da un tavolo all’altro per servire tutti. Pesce a profusione. E vino. E spumante. Volti realmente gioiosi, alcuni. Altri con la maschera ben calzata sul viso. Al tavolo vicino sedeva un parente di un noto imprenditore delle scarpe/moda. Mangiava e beveva di gusto. Buon per lui. Lo facevo anch’io. In una pausa tra una portata e l’altra, con mio cugino, sono uscito a vedere un po’ di modelli di Mercedes. Non ho mai contestato la ricchezza, onesta. Il benessere. Lì c’eravamo pure noi. Mi sono divertito. Ho trascorso una bella giornata che di spirituale ha avuto poco. Il lato peggiore, se così si può dire, è stato quello climatico. A un certo punto pioveva a dirotto; è stato pure divertente. In parte. Poi l’altro giorno, questa notizia. Non ho potuto fare a meno di pensare come le nostre vite corressero su binari differenti.  Come, a distanza di pochi chilometri, gioia e dolore convivessero. Ed è normale, purtroppo, capiti. Poi, ieri sera, per curiosità sono andato a vedere su google maps, l’esatta ubicazione dell’abitazione in cui si è consumato il dramma, ( che brutto modo di dire, dramma consumato… ma oramai l’ho scritto), per scoprire che quel palazzo l’ho intravisto varie volte. Dista un centinaio di metri dalle abitazioni delle mie cugine e pochi metri di più dalla casa dei miei zii. Loro , ovviamente, conoscono , sarebbe meglio dire conoscevano quelle persone. Anche un altro mio parente aveva visto l’uomo in alcune occasioni. Non ultimamente. E lì mi è preso più male. Consentitemi il modo di dire. E mi è preso ancora più male, quando ho visto il contrasto stridente tra il palazzo degli sfortunati e la villa dall’altra parte della strada. Una cosa incredibile. Ribadisco che non c’è nulla di male nel possedere. Solo che , oggi, fa male vedere, pensare, immaginare contrasti tanto stridenti. Fa male pensare che persone così dignitose, che hanno sempre lavorato e il cui unico desiderio era quello di guadagnarsi un’esistenza onesta, siano arrivati al punto di suicidarsi. Io non ho domandato nulla ai miei parenti. Quel che mi arriva mi giunge mediato da mia madre. Perchè scrivo? Per la tristezza e la rabbia che provo. Ieri il Corriere aveva relegato la notizia a fondo pagina. Oggi, viste le contestazioni mattutine, no ha potuto continuare a sminuire. Mentana , dopo le sparate in apertura di telegiornale, a causa di un ritardo del montaggio ha mandato il servizio alla fine. Prima la politica. E berlusconi, renzivsbersani, grillo e i grullini. Tutto molto bello, si fa per dire. Povera patria mia.

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