Venuto al Mondo, Margaret Mazzantini

Prima di iniziare ad inserire le poche parti salvate, a pag. 456 , 3/4 riga : certi viticci terrazzati.

Ma che cacchio sono i viticci terrazzati? Magari i vitigni. Maybe

La vedo come fosse adesso … un volto proletario, sofferto , eppure infinitamente dolce. Una di quelle persone benefiche che incontri per caso e ti viene voglia di abbracciare, perché ti sorridono dal fondo della loro esperienza umana e di colpo ti risarciscono dell’altra metà del mondo, quella accasciante delle persone rinserrate nella loro pozza di buio. Quante persone felici incontravo quei giorni a Sarajevo ! Tutti avevano le guance rosse per il freddo, certo, ma anche per timidezza, perché osavano sperare.

E’ stato più facile prima correre sotto le granate che dopo passeggiare sulle macerie.”

E’ vero, sono uno stupido!I poeti sono stupidi come mosche contro un vetro! Sbattono contro l’invisibile per arraffare un po’ di cielo!”

Un giorno ancora a venire, con gli occhi imbevuti di tutto, guardando questa fotografia Gojko avrebbe detto: “Ora so cos’è l’arte ….” E, attraversandomi con quello sguardo unto, ebete di intelligenza, “è Dio che ha nostalgia degli uomini.”

“Le guerre cominciano in tempo di pace nelle periferie delle città, mentre voi ve ne state nei vostri circoli culturali a discutere di poesia…”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *