Benvenuti… ma non troppo , film 2016

Commediola francese non al livello delle aspettative. Parte malucciuo, riesce a crescere e catturare l’attenzione verso le metà per poi sgonfiarsi inesorabilmente sul finale. Non fa ridere, fa riflettere poco ed è la classica occasione mancata. L’idea alla base del film, ogni famiglia proprietaria di ampia casa deve ospitare almeno un povero causa ondata di gelo, non è male. I francesi in questi ultimi anni ci hanno abituato bene, con film spesso copiati anche dagli italiani. Questa volta però la ciambella non è venuta col buco. Mi piace sempre il loro modo di trattare argomenti scomodi ma , quando c’è da toccare il rapporto con l’altro, leggasi straniero o persona differente per razza, trovano maggiori difficoltà. Samba, a dispetto di Omar Sy e Charlotte Gainsburg, mi era parso pessimo. Questo Benvenuti … ma non troppo, gli è di poco superiore. Possiede spunti che, nella maggior parte dei casi, restano inespressi. Gli attori , nel complesso, non sono male ma il film resta robbetta. Non so neppure se verrà riproposto, leggasi copiato, in Italia. Magari con maggiore buonismo, più boldrinismo, ( le protagoniste dovranno essere più generose), meno radical chic. Praticamente un film diverso. Completamente differente. Inoltre non c’è alcun richiamo al pupazzone di neve, leggasi Papa, che noi tanto amiamo e che tanto seguiamo nell’italico stivale. A riproporlo in Italia, il Papa ci deve essere. Tanto, di riffa o di raffa , nelle nostre vite entra sempre. Che alcuni preti entrino fisicamente dentro altri esseri viventi, è un altro discorso e, cinematograficamente, un altro film, ad esempio Il caso Spotlight, ( veramente un gran film tra l’altro). Tornando a Benvenuti … ma non troppo, la domanda è presto fatta : da vedere? Anche no. Però alcuni attori/attrici , ad esempio Valerie Bonneton e Karin Viard, son bravi/e.

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